L’ Ambasciatore Bosio finalmente libero. E innocente
di Claudia Svampa
Daniele Bosio, l’ambasciatore italiano arrestato nelle Filippine, dopo quasi due anni di carcere, capi d’imputazione e aule di tribunali, é finalmente un uomo libero. E soprattutto innocente, dopo che il giudice filippino ha finalmente deciso di chiudere un processo costellato da rinvii spesso improvvisi e immotivati, giacché “l’accusa non é mai riuscita a dimostrare nulla”.
La sua storia drammatica e incredibile, soprattutto segnata dallo scarsissimo impegno da parte delle istituzioni italiane, é iniziata venti mesi fa con la denuncia e l’accusa infamante – da parte di due attiviste di ong locali – di aver violato la legge sui minori (che non consente a un adulto di accompagnarsi ad un bambino che non sia parente prossimo o autorizzato dai tutori legali) portando alcuni bambini di famiglie disagiate a trascorrere una giornata in un parco giochi.
La storia personale dell’Ambasciatore Daniele Bosio, tuttavia, é costellata da attività a sostegno dei minori bisognosi con finanziamenti personali a strutture, scuole e didattica nelle varie sedi nel mondo dove ha svolto la sua attività di diplomatico. Del resto nessuna testimonianza da parte dei bambini in questione ha lasciato intendere atteggiamenti illeciti da parte del diplomatico né sussisteva violazione di legge giacchè i familiari dei piccoli avevano da subito dichiarato in sede processuale di essere al corrente dl fatto che l’Ambasciatore avrebbe portato i bimbi in un acqua park locale per una giornata di gioco e svago.
Inoltre durante i quasi due anni da imputato in un processo penale – prima in carcere presso una struttura penitenziaria locale fatiscente e pericolosa con 80 detenuti in 30 metri quadri, poi a seguito di condizioni fisiche molto provate, in ospedale e poi presso un domicilio eletto – da tutto il mondo sono arrivate testimonianze in suo favore durante tutto il processo farsa che la magistratura filippina ha gestito e utilizzato a fini politici sulla falsa riga del caso Marò.
Finalmente ora l’Ambasciatore Bosio é libero. Nessuno potrà risarcirgli l’orrore delle accuse e la carcerazione subita in alcuni momenti anche a rischio della sua stessa vita. Ma ora la Farnesina qualche risposta dovrà pur darla a questa storia trattata con troppo imbarazzo e poca difesa di uno dei propri uomini di punta, un Ambasciatore della Repubblica italiana mandato nel mondo a rappresentare il nostro paese. E questa risposta probabilmente dovrà partire dal suo legittimo reintegro.